domenica 13 maggio 2012

Alla mia più appassionata lettrice

Buongiorno mamma! Vedi qualcosa di tuo nella foto? 
Lo avrai sicuramente riconosciuto: il tuo unico libro di cucina! Millericette, 1975. 
Lo porti con te da allora, di trasloco in trasloco, di cucina in cucina, sempre lì al suo posto, su qualche mensolina. 
L'ho preso in prestito (con la complicità di papà, se ti stai domandando quando, visto che non passo spessissimo a casa tua) alla ricerca di qualche spunto per dedicarti qualcosa di buono che ti fosse anche familiare!
Non ho mai visto nessun altro libro o appunto di cucina in casa, che non fosse questo sgangherato libro giallo (ad eccezione, di recente, dei "menù di Benedetta Parodi", che però è di papà). Come se nessun altro ricettario potesse eguagliarlo, come se nessun altro illustre manuale di cucina sapesse parlarti con un linguaggio a te più comprensibile e congeniale.
E se ti chiedo indicazioni su qualcosa che cucini tu, d'obbligo mi rimandi a lui.
In questa settimana appena trascorsa ho cancellato ogni alone di mistero e l'ho letto tutto!
Se penso che hai imparato a cucinare seguendo quelle stitiche spiegazioni mi convinco che sei un talento naturale in cucina! 
E' stato divertente scovare le ricette che hai contrassegnato, con le crocette o con delle 'discrete' pieghe sulla pagina, dal minestrone alla genovese (?), allo zabaglione, passando per gli spaghetti alla disperata...
Se ci fosse stato un dolce di famiglia l'avrei preparato per te quest'oggi, ma tutti sanno che i dolci non sono il tuo forte! 
Tu cucini con l'istinto e la passione di una buongustaia, senza bilance e misurini, con le poche e ferree indicazioni che ti arrivano dalla tradizione, con la golosità di una bambina, con la generosità che solo una mamma sa avere.
Impossibile imparare da te i piatti su cui sei imbattibile. Impossibile misurarmi con te, sarebbe una disfatta epocale! 
[A proposito, mi prenoto per le prime melanzane alla parmigiana che sfornerai!]. 
Posso solo provare a parlare di te attraverso questa ricetta.
Viene dal tuo libro, quindi so già che la riconoscerai. Ma ci ho messo qualcosa di mio, naturalmente. Ci ho messo il latte di mandorla che ti ricorda la terra dove sei nata, la raggiante Sicilia, ci ho messo il rosso delle ciliege, il tuo colore preferito e quello che meglio ti rappresenta.
Tu che ancora ti infervori quando ne senti il bisogno, invece di lasciarti scivolare tutto addosso, come si conviene alla tua età e con la tua esperienza, tu che non rinunci mai a esprimere un affetto, anche se di fregature te ne hanno restituite in tanti. 
So anche che ti piacerà come ti piace sempre quello che preparo (ogni scarraffone... in cucina non fa eccezione!). 


Budino di riso al latte di mandorla e salsa di ciliegie


Ingredienti per 4 persone:


100 gr di Riso Vialone Nano
150 gr di Zucchero Grezzo 
3 Uova intere
1/2 litro di Latte di Mandorla
30 gr di Burro (più quello per gli stampi)
2 cucchiai di Liquore o Vino alla mandorla
200 gr di Ciliegie fresche

Cuocete il riso nel latte in ebollizione fino a cottura. Lasciatelo raffreddare e nel frattempo preparate la salsa di ciliege. Lavate e denocciolate le ciliege. Preparate uno sciroppo con 50 gr di zucchero e qualche cucchiaio d'acqua. Cuocete le ciliege finché lo sciroppo non risulterà ben rosso e lucido, poi frullate il tutto e profumate con del liquore a piacere. 
Separate i tuorli dagli albumi e montate questi ultimi a neve.
Lavorate a crema il burro morbido con 100 gr di zucchero e aggiungete un tuorlo alla volta. Unite questo composto al riso solo quando si sarà freddato e poi, molto delicatamente, gli albumi montati a neve.
Cuocete a bagnomaria, in forno a 180°. Io ho utilizzato 4 stampi e per la cottura ci sono voluti 35-40 minuti.
Sformate quando i budini sono completamente freddi e guarnite con la salsa di ciliege. 
Servire freddo.  


 Buona festa della mamma!




Con questa ricetta partecipo al contest di Cinzia e ValentinaColors & Food, What else? del mese di maggio.


8 commenti:

  1. Anche mia mamma ha questo libro sulla mensola della cucina, quanti ricordi quando ho visto le tue foto! Auguri mamme!!

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  2. Un bellissimo modo per fare gli auguri alla mamma!! Un budino dai tanti sapori, delicati ed intensi allo stesso modo. Grazie per questa ricetta!!
    Buona domenica, Valentina

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  3. Ma che bellino!! Anche per me, che non amo molto il risolatte, un piccolo bocconcino come questo è delizioso!! e per una mamma è un grande pensiero :)

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  4. Fra, che bellissimo pensiero!
    Cri

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  5. Ho letto il tuo commento alla mia crema di pomodoro piccante con le cozze e ti ringrazio. E sono passata a farti una visita. non immagini il mio stupore nello scoprire di non essere l‘unica con un millericette sfasciato ereditato dalla mamma. Mia madre ha dato a me il suo degli anni settanta e se ne è comprata una nuova edizione. È una vita che lo consulta e forse è l‘unico libro di cucina che abbia mai consultato. Tra l‘altro mi pare che conoscesse pure l‘autrice.
    Ciao e alla prossima
    Mari

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  6. "la mamma è un grande albero che tanti frutti da'" - questa frese che la tua Mamma Rosa dice e che tu mi riportasti nell'estate del lontano 2003, (prima di figli e mariti attuali) è stata ed è uno dei fari... :-)
    Mi sono tanto emozionata a pensare alla tua mamma che legge questo post che - guarda - quasi quasi mi è venuta voglia di aprire un blog solo per farne uno per la mia mamma!!

    Brava amica mia!E brava mamma Rosa!

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  7. Ehi! non credevo che il Millericette fosse un libro così diffuso! Eppure sembra che molte mamme ci siano proprio affezionate.
    @Chiara e @lasagnapazza: se avete provato qualche ricetta raccontatemela!

    @Alice: mamma Rosa ha gradito il pensiero e ha detto di non aver mai ricevuto un regalo migliore! Ha anche colto l'occasione per sottolineare che i suoi anellini siciliani alla norma sono fuori dalla mia portata... la devo sfidare???

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  8. Una delle mie preferite è la torta di spinaci, ideata quando le torte salate non erano ancora di moda, fatta con una sfoglia a base di ricotta davvero eccezionale e un ripieno di spinaci che un po‘ di besciamella rende ricco e appetitoso. Per non parlare della ricetta del Mont Blanc che é ancora oggi quella che mi piace di più tra tutte.
    Ciao
    Mari

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